23 aprile – Giornata mondiale del libro

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Il titolo completo di questa “giornata mondiale del libro” vi aggiunge “e del diritto d’autore”: due indicazioni che pongono in evidenza l’attualità del tema.

Portare, come ha fatto l’UNESCO nel 1995, il libro e il diritto d’autore all’attenzione del mondo non è decisione banale: ad entrambi è necessario venire in soccorso perché ritrovino la loro centralità nel vasto campo della cultura.

Al libro che, da Gutenberg in poi, ha contribuito a rimodellare il profilo dell’Europa e del mondo e al diritto d’autore a sostegno del quale è intervenuto, ancora recentemente con una importante risoluzione il Parlamento europeo, a protezione del lavoro creativo di scrittori ed artisti.

In entrambi i casi un impegno per la libertà: di chi scrive e di chi legge, anche grazie a quella singolare assonanza tra “liber” e “libertà”.

Oggi in Europa è sostanzialmente garantita la libertà di scrivere, anche se qualche volta è ridotta la libertà di stampa: non tanto da evidenti forme di censura, ma da filtri che orientano le pubblicazioni, non sempre per premiare le creazioni migliori.

Resta la libertà di lettura, che comincia dalla voglia di leggere testi più lunghi di un tweet ed entrare nel mondo intrigante della narrativa o nei meandri, ohimè talvolta troppo oscuri, della saggistica.

Viviamo in un Paese dove si legge poco: anche questo è un segnale di quanto stiamo pericolosamente scivolando ai margini dell’Europa.

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