Un’Europa senza confini – Free4EU

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Dal giorno 5 all’ 8 aprile 2017 le allieve Arquiquil Siham, Bayti Mamma, Bezerra Raissa, Bergia Martina, Matira Patricia e Squadrito Erica, vincitrici del progetto FREE4UE organizzato all’associazione APICE (Progetto PACE), sono partite per il loro viaggio premio con destinazione Lubiana (Slovenia). Il viaggio ha compreso molte tappe ricche di cultura, arte e soprattutto di storia che hanno sicuramente arricchito il bagaglio culturale delle nostre ragazze. L’uscita ha avuto una durata di 4 giorni, trascorsi insieme ad allievi di altre scuole della provincia di Cuneo. Il primo giorno ha previsto la visita a Redipuglia e alla città di Trieste, con sosta alla Risiera di San Sabba. Nel secondo giorno ci siamo diretti in Crozia, fermandoci a Porec, Rovini e Pula, ridenti cittadine sul mare ricche di storia e arte. Il terzo e quarto giorno sono stati trascorsi nella capitale della Slovenia, Lubiana (città verde 2016), dove abbiamo avuto un incontro con un’associazione locale (Socialna Academija) che ci ha insegnato tecniche e segreti per migliorare le qualità dei video e delle foto, e la visita allo spettacolare lago di Bled. L’ultimo giorno, ha compreso la fermata alle città di Gorizia, Aquilea e Grado in Italia. Tutte queste località non sono solo belle dal punto di vista artistico, ma anche da quello naturalistico, culturale e storico, sono luoghi mozzafiato per cui vale la pena ritornarci. Abbiamo sperimentato quanto sia bello muoversi liberamente tra uno stato europeo e l’altro, ed essere cittadini di un’Europa senza frontiere…. Ci auguriamo che continui ad essere così!

Mamma Bayti, 4M – Istituto Grandis Cuneo

1 COMMENTO

  1. Sono un’insegnante di un Istituto Superiore di Cuneo e sono convinta della validità di queste occasioni splendide, per gli allievi, di conoscere altri Paesi e poter apprendere qualcosa di significativo della loro cultura, storia e arte! Leggendo l’articolo, però, pare che agli studenti non sia stato spiegato che la bellissima Istria sia stata per secoli italiana sotto la Repubblica di Venezia, poi austriaca ma che sia stata di nuovo italiana dal 1918 alla fine della seconda guerra mondiale! Quindi Porec, Rovini e Pula potrebbero benissimo essere chiamate anche Parenzo, Rovigno (dove è nata mia nonna!) e Pola (dove sono nati tre dei miei nonni e mio padre, italianissimi!) E non lo dico solo perchè figlia di profugo e comunque con origini quasi totalmente istriane! Spero che qualcuno abbia spiegato che l’architettura delle chiese e belle case delle città istriane non è slovena o croata ma veneziana e che l’arena di Pola è romana, una delle più grandi ancora esistenti! E oltre alla Risiera di San Sabba esiste la Foiba di Basovizza, alle spalle di Trieste, ma in questo caso bisognava parlare della storia dell’Istria nella seconda guerra mondiale e pochi la conoscono, ahimè, e quelli che l’hanno conosciuta bene e sulla propria pelle, come mio padre e i nonni, se ne sono già andati o stanno per lasciarci! Questo mio commento non toglie niente però alla validità di queste esperienze utilissime per i ragazzi, vorrei solo che gli organizzatori ed accompagnatori siano preparati e onesti!

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