Polonia: avanza la procedura di infrazione per la riforma della giustizia

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La Commissione invia a Varsavia parere motivato

La Commissione europea ha deciso di portare avanti la procedura di infrazione contro la Polonia, emanando un parere motivato sulla legge di riforma dell’ordinamento giudiziario entrata in vigore il 28 luglio 2017.

La riforma adottata dal governo di Varsavia, avente ad oggetto i tribunali regionali e le corti d’appello, attribuisce al Ministro della Giustizia il potere di differire il pensionamento dei giudici e di nominare, e revocare dall’incarico, i presidenti delle corti; la legge, inoltre, ha differenziato l’età pensionistica dei giudici a seconda del genere, individuandola a 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini.

Secondo la Commissione, la disposizione mina l’indipendenza del potere giudiziario polacco, incidendo sul principio di inamovibilità del giudice precostituito e violando, così, l’articolo 19 del Trattato sull’Unione Europea e l’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione; la riforma pensionistica, inoltre, viola l’articolo 157 del TFUE, introducendo un’illecita disparità di trattamento lavorativo tra uomini e donne.

La Polonia dovrà adottare provvedimenti adeguati a ripristinare la conformità al diritto dell’Unione entro un mese. In caso contrario, la Commissione potrà deferire il caso alla Corte di Giustizia.

 

Per approfondire: il comunicato

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