Invito alla lettura: “L’agonia dell’Europa”

di Maria Zambrano (ed. Marsilio, 2009)

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“Mentre abbiamo vissuto dentro l’Europa, su di essa, non ci siamo mai sentiti abbracciati da quest’unità, da essa protetti, poiché eravamo impegnati in lotte particolari, in aspirazioni superficiali perché basate sull’unità impercettibile”.

Questo saggio della nota pensatrice spagnola Maria Zambrano sviluppa una sintesi filosofica, affiancata da una testimonianza reale vissuta in prima persona, di un’Europa devastata dalla seconda guerra mondiale e intenta a cercare le cause della sua profonda crisi tra le sue stesse macerie, difendendone l’eredità futura.

La Zambrano parte da un’analisi delle vicende fornendo un’indagine storiografica, politica e culturale dell’Europa del XX secolo, rispondendo a domande cardine quali: “Cos’è stata l’Europa? Cos’è nella sua complessa e ricchissima realtà, l’irrinunciabile?” e proponendo una nuova idea di cittadinanza e coesione, attuabile soltanto attraverso proposte democratiche e con la fondamentale riscoperta di una società umanizzata.

La scrittrice articola il suo lavoro spaziando tra grandi temi di metà Novecento, più che mai attuali nell’Europa dei giorni nostri, quali la violenza, evidentemente scaturita dalla guerra e dal risentimento diffuso dei suoi cittadini che difficilmente si sentono tali, e la speranza di successo, libertà e pacificazione di una società limitata dalla solitudine oppressiva del genere umano.

Sull’incerto futuro del vecchio continente e su quelle che definisce le “tristi agonie” europee frutto della lunga malattia storica, riconosciamo una Zambrano pessimista, ma per nulla rassegnata, anzi cosciente e speranzosa, salda nei fondamenti del pensiero greco e del cristianesimo. Da qui attinge spunti cruciali per proporre le basi di una nuova di Europa, incentrata sull’individuo in quanto tale e pronta a risorgere.

Interessante è approcciarsi a questo libro che si interroga profondamente sul ruolo dell’Europa nel mondo e del valore della cultura cosiddetta occidentale, pagine che inducono a riflettere sul significato di essere cittadini europei nell’Europa di ieri, ma tremendamente attuali in questi giorni difficili, in cui l’agonia dell’Europa sembra non aver pace.

 

Maria Zambrano è una delle filosofe più significative del mondo contemporaneo (1904-1991), tra le poche donne ad aver intrapreso la carriera universitaria negli anni ’20. Allieva di Ortega y Gasset, che influenzerà il suo pensiero politico e visse gli anni del regime Franchista e della guerra civile spagnola, fu destinata a un esilio sofferto e forzato in diverse parti del mondo che non le impedì comunque di dare un contributo attivo e appassionato nella lettura delle vicende contemporanee.

Per approfondire

  1. HUSSERL, L’idea di Europa, R. Cortina, Milano;
  2. ID., Crisi e rinascita della cultura europea, Marsilio, Venezia;
  3. MORIN, Pensare l’Europa, Feltrinelli, Milano;
  4. DERRIDA, Oggi l’Europa, Garzanti, Milano.

Scheda a cura di Elena Tassone

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