Città e regioni: ruolo chiave per rafforzare la ripresa economica

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Ogni anno la Commissione Europea realizza un’analisi dettagliata delle sfide riguardanti le riforme strutturali, macroeconomiche e budgetarie nell’ambito del Semestre Europeo; inaugurato nel novembre 2010, esso è lo strumento principale di coordinazione economica e fiscale tra l’UE e gli Stati Membri e fornisce ai singoli Governi raccomandazioni specifiche nei principali settori dei rispettivi Programmi nazionali di riforma e Programmi di stabilità o convergenza.

Una recente analisi effettuata dal Comitato delle regioni sull’ultimo rapporto della Commissione,  mette in evidenza il ruolo chiave dei poteri regionali e locali e della conoscenza del territorio per affrontare le sfide della ripresa economica

Dopo che la Commissione Juncker decise di ridurre il numero di raccomandazioni e focalizzarsi sulle questioni economiche più urgenti, la proporzione di proposte riguardanti il territorio è aumentata quasi del 50% tra il 2014 e il 2017.

Come afferma Michel Delabarre, membro del Gruppo PES (socialisti europei) e coordinatore della Piattaforma di Monitoraggio Europa 2020 :”Questo trend conferma che regioni e città sono essenziali per far fronte a sfide economiche urgenti quali rimuovere ostacoli territoriali agli investimenti (55% di tutte le raccomandazioni) e modernizzare l’amministrazione pubblica (53%). Le autorità locali e regionali sono importanti non solo per la divisione dei poteri ma anche per la loro conoscenza ed esperienza nelle condizioni e istituzioni locali, vicinanza ai cittadini e l’importanza del coinvolgimento politico per lo sviluppo locale”.

Le Istituzioni europee stanno infatti riconoscendo sempre di più l’importanza delle entità territoriali , come conferma Rob Jonkman, relatore del Codice di condotta per gli enti locali e regionali;

  “Coinvolgere autorità locali e regionali nel processo come partners a pieno titolo non solo aumenterà il loro impegno nell’implementazione delle norme ma aiuterà anche a fissare gli obiettivi giusti, tenendo in conto opportunità regionali e locali, sfide e disparità. È ora che questo accada.”

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