Tutti gli interrogativi della futura politica americana in Medio Oriente

Benché ancora sotto choc per la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali statunitensi dell’8 novembre scorso, è necessario ora interpretare e, se possibile, prevedere,...

E adesso, Europa, che fai?

Sono passati pochi giorni dalla clamorosa vittoria di Donald Trump alla Presidenza USA e dopo i fuochi d’artificio, prima della pessima campagna elettorale e...

Voto USA: quale impatto per l’Unione Europea?

Non basterà l’oceano Atlantico ad attutire l’impatto dell’esito delle elezioni presidenziali americane sull’Unione Europea. La clamorosa vittoria di Donald Trump, diventato il 45° Presidente USA,...

Le libertà negate in Turchia

Reporter senza frontiere (RSF) pubblica ogni anno, verso aprile, un rapporto in cui misura la Libertà di stampa nel mondo e classifica 180 Paesi secondo alcuni criteri ben definiti: il pluralismo dei mezzi di informazione, l’indipendenza, il rispetto per la sicurezza e la libertà dei giornalisti e il contesto legislativo, istituzionale e infrastrutturale nel quale operano i mezzi di informazione. Quando la situazione in un determinato Paese diventa particolarmente critica, RSF aggiorna la relativa scheda e richiama l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sui pericoli che corre la libertà d’espressione, e con essa la democrazia, in quel determinato Paese.

Il trattato “CETA” e i venti del protezionismo

Sotto lo choc del terremoto in Italia, col contenzioso sui conti con Bruxelles, distratti dal dibattito confuso sulla riforma costituzionale, per molti è passata...

L’ Africa gira le spalle alla Corte penale internazionale

Tira aria di bufera all’Aja, la sede della Corte penale internazionale (CPI), visto che da alcuni mesi a questa parte si fa sempre più...

Tempo di muri nel mondo e in Europa

Nel 1989 ci eravamo rallegrati (quasi) tutti per la caduta del Muro di Berlino: era stato costruito una trentina di anni prima, nel 1961, a segnare la divisione della Germania avvenuta nel 1949. Nel mondo degli ultimi cinquant’anni quello di Berlino non era il solo muro. Per citare solo i principali, è di metà degli anni ’70 il muro che divide la Corea del Nord da quella del Sud, del 2002 quello tra Israele e Palestina e del 2006 quello tra Stati Uniti e Messico ed è in costruzione il muro di 4mila km destinato a sigillare i confini tra l’India e il Bangladesh.

Quando il conflitto israelo – palestinese va in scena all’UNESCO

Non è la prima volta che il conflitto e i rapporti israelo-palestinesi sono oggetto di discussioni e risoluzioni in seno all’UNESCO, l’Agenzia dell’ONU che ha per missione la tutela del patrimonio culturale e religioso mondiale. A partire dal riconoscimento, nell’ottobre 2011, della Palestina come Stato e quindi come membro effettivo in seno all’organizzazione, le prese di posizione dell’UNESCO hanno spesso riacceso forti polemiche fra le parti in causa e evidenti disagi diplomatici a livello internazionale.

Tra guerre in Medio Oriente e Conferenza di Bruxelles sull’Afghanistan

Desidererei tanto bere un tè caldo….Sono le parole pronunciate da un giovane curdo peshmerga durante una pausa nella battaglia appena lanciata dall’esercito iracheno per la riconquista di Mosul, città strategica nelle mani del sedicente Stato islamico dal 2014. Mosul è uno dei tanti teatri di guerra in corso in Medio Oriente, dove, accanto all’obiettivo di sconfiggere Daesh, si giocano altre e altrettanto pericolose sfide, a partire da quelle che si affrontano a livello internazionale a quelle per l’egemonia regionale o a quelle che corrono sul filo del confronto civile, etnico e religioso, senza dimenticare quelle di carattere più puramente economico e geostrategico. Mosul non fa eccezione, se si pensa, ad esempio, alle frizioni che sta generando, in particolare, fra Iraq e Turchia. Dall’Iraq alla Siria, dallo Yemen alla Libia, sono tante quindi le guerre e le battaglie che si incrociano con insistenza e senza tregua e per le quali, oggi come oggi non ci sono spiragli di pace e tantomeno piani e prospettive per la ricostruzione di un futuro sostenibile.

Faglie e muri d’Europa

Nel romanzo “La zattera di pietra” lo scrittore portoghese e premio Nobel, José Saramago, ha anticipato temi oggi di grande attualità in questa Europa, in preda a convulsioni e traumi. Il romanzo racconta di una improvvisa profonda frattura lungo il confine tra la Francia e la Spagna e la conseguente navigazione di quella zattera di pietra nell’oceano verso orizzonti lontani, alla ricerca di un’identità propria alla penisola iberica. Saramago raccontò con la sua grande fantasia questa metafora di un’Europa “a pezzi” già trent’anni fa, all’indomani dell’allargamento dell’UE a Spagna e Portogallo, quando ancora non era caduto il muro di Berlino.

Alta tensione fra Russia e Occidente

Mai come in questi ultimi giorni dalla fine della guerra fredda, la tensione fra Russia e Occidente è stata così intensa. Sembrano infatti ormai...

Shimon Peres e le speranze di pace in Medio Oriente

Shimon Peres se ne è andato. Ha lasciato, a 93 anni, Israele, il Paese che lo ha riconosciuto come uno dei suoi Padri fondatori e al quale ha dedicato parte della vita per costruire una difficilissima pace. La sua scomparsa, il ricordo del premio Nobel per la pace, gli accordi di Oslo, le strette di mano con Arafat o, più recentemente, l’abbraccio in Vaticano con Abu Mazen sono alcuni dei momenti più significativi della sua vita e delle speranze che ha lasciato al mondo per un dignitoso futuro di convivenza fra israeliani e palestinesi.

Buone notizie dall’Unione Europea

Tra tante notizie non allegre che arrivano di questi tempi dall’Europa, si sono aperte un varco notizie buone per l’Italia, l’Unione Europea e il pianeta.

Migranti ed Europa per bande

Che questa Unione Europea sia poco unita è ormai un'evidenza, per i più pessimisti addirittura un destino inevitabile che la porterà alla disintegrazione, se non a qualcosa di peggio.

La strada stretta della legge di bilancio

Basta una rapida occhiata al calendario per capire quanto è in salita la strada che si appresta ad affrontare il governo italiano, preso nella morsa tra la procedura avviata in vista della Legge di bilancio 2017 e il cammino verso il referendum sulla riforma costituzionale fissato per il prossimo 4 dicembre. Il tutto sotto lo sguardo attento dell’Unione Europea con la quale l’Italia deve, nel primo caso, trovare un difficile accordo e, nel secondo, rassicurare i partner europei sulla governabilità futura del Paese.

Dove va la politica italiana in Europa

Ha fatto molto discutere la reazione di Matteo Renzi alla chiusura del Vertice UE di Bratislava del 16 settembre scorso. Scontento dell’andamento del confronto tra i Ventisette e ancor più delle sue conclusioni, in Presidente del Consiglio non ha nascosto la sua irritazione, non partecipando alla conferenza stampa finale di Angela Merkel e di François Hollande e rilasciando dichiarazioni irrituali nel tono e molto critiche per il loro contenuto.

All’Assemblea Generale dell’ONU, l’impotenza del mondo di fronte alla Siria

Non ha retto la tregua in Siria, decisa fra Russia e Stati Uniti il 12 settembre scorso, annullando ancora una volta le fragili speranze...

Falsa partenza dei Ventisette UE a Bratislava

C’era molta attesa per il Vertice informale dei Ventisette Capi di Stato e di governo, riuniti a Bratislava (Slovacchia) il 16 settembre scorso, per...

UE: è ora di vedere le carte

Molto è capitato nell’UE in questi ultimi anni e, in particolare, nel corso di questa estate iniziata (male), con l’esito del referendum inglese in...

Nuovi barlumi di pace per la Siria?

L’incontro tra il Presidente Putin e il Presidente Obama a margine del G20 che si è tenuto in Cina la settimana scorsa, sembrava aver...

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