Siria: all’incrocio di due processi di pace

In Siria la guerra continua da sei anni a questa parte, un periodo lunghissimo in cui le vittime hanno raggiunto quota 320.000, gli sfollati...

Previsioni economiche UE. Per l’Italia non è ancora primavera.

Puntuali come le tasse sono arrivate anche quest’anno da Bruxelles le previsioni economiche di primavera, che all’Italia mandano a dire che la primavera per...

ONU, Arabia Saudita e diritti della donna

Il 26 aprile 2017 è un giorno da non dimenticare per quanto riguarda la credibilità dell’ONU. A scrutinio segreto e quindi con una procedura alquanto inabituale, i 54 membri del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) hanno eletto (secondo un complicato sistema di rotazione) i nuovi 13 membri della Commissione sullo status delle donne (Commission on the Status of Women – CSW).

Macron Presidente della Francia fa sperare l’UE

Per l'Unione Europea non è ancora una vittoria, ma un altro confortante segnale di scampato pericolo. Molti speravano potesse andare meglio per la Francia e...

Papa Francesco in Egitto

Papa Francesco si è recato il 28 e 29 aprile in viaggio apostolico in Egitto. Non era un viaggio facile, soprattutto dopo gli ultimi attentati terroristici contro i cristiani copti, perpetrati la domenica delle Palme e che hanno causato una cinquantina di vittime.

Francia: vigilia di ballottaggio

Dei sistemi elettorali a doppio turno, come nel caso francese, usa dire che la prima volta si vota con il cuore, la seconda con la testa. Un detto che, in questi tempi di nazional-populismi, andrebbe corretto con la pancia al posto del cuore. In Francia vale almeno per larghe fette di elettorato, in particolare quello delle ali estreme, l’estrema destra di Marine Le Pen e la sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon.

Guarda chi si vede: la Commissione europea!

Mercoledì 26 aprile la Commissione europea, bersagliata da molti come nido di tecnocrati, è tornata a farsi sentire e stavolta non per richiamare all’ordine...

Le minacce di Trump all’Iran

Si sta gradualmente precisando la visione del mondo del Presidente Trump, in particolare per quanto riguarda il ruolo del suo Paese nei teatri dove si giocano le partite più sensibili per la pace e la stabilità. Sembrano quindi superate quelle dichiarazioni che descrivevano, in campagna elettorale, una politica dell’”America first”, intrisa di isolazionismo e di grande incertezza in politica estera e nelle relazioni internazionali.

Elezioni in Europa: aspettando Godot

“Aspettando Godot”, il celebre dramma di Samuel Beckett, potrebbe essere un’utile chiave di lettura per decifrare questa surreale stagione dell’Unione Europea, nella quale da tempo tutti aspettano tutti, e nessuno sembra arrivare. Nel capolavoro del drammaturgo irlandese, oggetto di infinite interpretazioni, due poveracci sono in attesa di un misterioso personaggio, Godot appunto, dal quale si aspettano un aiuto per sopravvivere e vincere la tentazione ricorrente del suicidio. La trama è più complessa e sfuggente di tanto, ma già così offre un canovaccio utile per provare a capire qualcosa della “crisi esistenziale” che vive questa nostra esangue Unione Europea.

Un nuovo slancio per l’UE di domani

Chi ritenesse che la celebrazione, fine marzo scorso , dei 60 anni del Trattato sia stato solo un fuoco d'artificio destinato a spegnersi rapidamente rischia di sbagliare. Non perché in quella sede siano state prese decisioni particolarmente coraggiose o ci sia stata una chiara svolta in questa esangue Unione Europea.

La fragile vittoria del sultano

Erdogan ha vinto, di poco, la sua scommessa con il referendum sulla modifica costituzionale. Un risultato ben lontano da quel plebiscito che si aspettava e che ora gli concede solo un 51,4% dei voti in favore del rafforzamento dei suoi poteri. Eppure la campagna elettorale è stata prepotentemente occupata dalla propaganda per il “si”, lasciando margini quasi inesistenti all’opposizione e a coloro che vedono con inquietudine allontanarsi sempre più democrazia e libertà nel loro Paese. La pressione della campagna elettorale si è spinta fin sulle schede elettorali, nelle quali non era posto nessun quesito ma erano ripresi semplicemente due riquadri, in cui il “si” spiccava più del “no”.

Ungheria, spina nel cuore d’Europa

Tempi duri per questa Unione Europea “in crisi esistenziale”, alla ricerca di una svolta, se necessario procedendo a “velocità differenziate”, come manifestato chiaramente nel recente Consiglio europeo di Roma a fine marzo.

Vecchio federalismo europeo, addio?

Ci sono idee e progetti fecondi in particolari stagioni della storia. Ma la storia cammina, non sempre nella direzione che vorremmo e quei progetti...

L’orrore siriano e gli avvertimenti di Trump

Sebbene ormai abituata, purtroppo, alla guerra senza fine che si consuma da più di sei anni in Siria, la comunità internazionale si è svegliata sotto choc dopo il bombardamento chimico sulla città di Khan Shaykhun, nella provincia di Idlib, che ha causato la morte di più di settanta persone, la maggior parte delle quali civili e bambini. Scene insostenibili di orrore e di cinismo politico che, forse, questa volta, fanno veramente pensare che siano state superate quelle famose linee rosse oltre le quali non è più possibile, né accettabile, andare.

Dalla Conferenza di Bruxelles, una promessa di 6 miliardi di dollari per la Siria

Si è tenuta a Bruxelles il 4 e 5 aprile la Conferenza “Sostenere il futuro della Siria e della regione”, presieduta congiuntamente dall’Unione Europea, dalla Germania, dal Regno Unito, dalla Norvegia, dal Kuwait , dal Qatar e dalle Nazioni Unite. Lo scopo della Conferenza era duplice: rinnovare gli impegni umanitari assunti dalla comunità internazionale lo scorso anno a Londra e riaprire un dibattito per cercare di identificare e sostenere una soluzione politica duratura alla guerra in Siria, che sia inclusiva, guidata dai siriani e sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Elezioni in Serbia e fragilità dei Balcani

Si sono svolte in Serbia il 2 aprile scorso le elezioni presidenziali che hanno portato alla vittoria, direttamente al primo turno con il 55% dei voti, il primo Ministro Aleksandar Vucic, capo del Partito Progressista di centrodestra. Una vittoria chiara e netta, visto che la distanza fra Vucic e i suoi avversari politici è enorme: il candidato Sasa Jankovic (centro-sinistra), arriva infatti in seconda posizione con il 16,2 % dei voti, vale a dire con il 40% di differenza.

Europa alla “Battaglia dell’Atlantico”

Davvero non sembra esserci due senza tre. Adesso la speranza è che la terza volta della “battaglia dell’Atlantico” non assomigli alle prime due quando, nella Prima e poi nella Seconda guerra mondiale, in quello spazio si giocarono le sorti dell’Europa e il suo “suicidio” dal quale il nostro continente cominciò, solo in parte, a riemergere negli anni ’50 del secolo scorso.

Russia, la corruzione nel mirino dell’opposizione

Le prossime elezioni presidenziali in Russia si svolgeranno esattamene fra un anno, nel marzo 2018 . Molti tuttavia i segnali che indicano che la campagna elettorale è già iniziata, anche se, per il momento, non ci sono ancora candidature ufficiali. Pochi i dubbi in ogni caso su un secondo mandato di Vladimir Putin, mandato che lo porterebbe alla Presidenza della Russia fino al 2024.

Finalmente Brexit

Nove mesi dopo il referendum britannico del giugno scorso, il tempo di una normale gravidanza, e finalmente Brexit è venuto alla luce. Attesa da molti, temuto da tanti, forse più dagli isolani britannici che dai continentali, la procedura di secessione del Regno Unito dall’Unione Europea entra adesso in una lunga e difficile fase negoziale dagli esiti imprevedibili.

Dichiarazione di Roma. E dopo?

La “Dichiarazione di Roma”, sottoscritta all’unanimità dai Ventisette Capi di Stato e di governo dell’UE, il 25 marzo 2017, non è la prima nella...

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