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Editoriali e commenti

La guerra commerciale USA-UE

Una volta le guerre si facevano con le cannoniere, più recentemente con i missili. Adesso, sperando non irrompa il nucleare, continuano con le armi del commercio internazionale.

Forte caos globale, deboli leader locali

Ci sono stagioni nella storia del mondo segnate da forti turbolenze senza che all’orizzonte si intraveda chi potrebbe governarle e ridurne gli effetti negativi. E’ probabile che la nostra sia una di quelle stagioni, nelle quali fanno difetto grandi leader capaci di rispondere alle sfide del momento. Sembrava confermarlo, almeno in parte, il tavolo che al Vertice NATO di Varsavia riuniva i leader dei 28 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, praticamente di tutto il mondo occidentale.

Tempi difficili per il futuro “governo” UE

L’appuntamento in cima alla prima salita, per il futuro “governo” dell’Unione Europea, la Commissione UE guidata da Ursula von der Leyen, sarà il 27 novembre prossimo, nella seduta plenaria del Parlamento europeo. Fino a pochi giorni fa erano in molti a temere che in punta a quella salita ci fosse il rischio di non arrivarci, alla vigilia sembra consentita qualche speranza in più.

I muri che non crollano

Data importante questo ultimo 9 novembre in cui si sono celebrati i trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Un giorno segna una svolta importante per la nostra recente storia: si riuniscono la Germania e l’Europa, si mette fine alla Guerra fredda e il mondo occidentale, sicuro della sua vittoria ideologica fondata sulla democrazia liberale e l’economia di mercato, si avvia a scrivere una nuova pagina di storia. A trent’anni dalla caduta del muro, molti sono tuttavia gli interrogativi e le analisi che si possono fare sulle ricadute di un tale evento e su come il mondo abbia riposizionato e ricostruito le relazioni internazionali nella prospettiva della pace o del conflitto, sia in ambito politico, economico e militare.

Turchia e Unione Europea: il momento della verità

Non è solo di questi ultimi tempi la storia tormentata dei rapporti tra l’Europa e la Turchia. Senza andare troppo indietro negli anni, ai ripetuti tentativi turchi di conquistare Vienna (1529 e 1683), alle loro contrastate alleanze nel corso delle due guerre mondiali e alle tragiche repressioni del secolo scorso, dal genocidio degli Armeni (1915-1917) all’espulsione dei greci dopo il 1923 fino alla discriminazione dei curdi, succede oggi l’operazione militare chiamata, senza pudore, “Fonte di pace”, con tutto quello che ne segue.

Vittorio Emanuele di Savoia chi?

"Andare CONTROMANO è rischioso, ma si vede la gente in faccia"     Come se non bastassero gli auguri di Grillo e Salvini a cercare inutilmente di...

Tempo di muri nel mondo e in Europa

Nel 1989 ci eravamo rallegrati (quasi) tutti per la caduta del Muro di Berlino: era stato costruito una trentina di anni prima, nel 1961, a segnare la divisione della Germania avvenuta nel 1949. Nel mondo degli ultimi cinquant’anni quello di Berlino non era il solo muro. Per citare solo i principali, è di metà degli anni ’70 il muro che divide la Corea del Nord da quella del Sud, del 2002 quello tra Israele e Palestina e del 2006 quello tra Stati Uniti e Messico ed è in costruzione il muro di 4mila km destinato a sigillare i confini tra l’India e il Bangladesh.

L’Europa e le sue faglie

Da sempre la carta d’Europa rivela una ragnatela di frontiere. Nel corso del tempo molte di quelle linee di frattura si sono modificate, a tratti ridotte da imperi più o meno duraturi per poi moltiplicarsi alla loro dissoluzione. Oggi nell’Unione Europea le frontiere continuano a delimitare Stati più o meno sovrani, in pace tra di loro, godono di una tranquilla stabilità e sono diventate cerniere e ponti invece che muraglie difese dagli eserciti. Non va però dimenticato che accanto a queste frontiere, antiche cicatrici lasciate dalle guerre, altre linee di demarcazione percorrono l’UE, non più bellicose come un tempo ma nemmeno prive di tensioni, alcune già evidenti e altre che covano sotto la cenere.

“UE: un grande futuro alle spalle?”: Lunedì 19 ottobre 2020

Il 9 novembre 1989 veniva abbattuto il Muro di Berlino, aprendo la strada all’unificazione tedesca del 1990 e, sotto la spinta di altri precedenti movimenti democratici nell’Europa dell’est (come quello di Solidarnosc nel 1980), contribuendo alla dissoluzione dell’Unione sovietica nel 1991. Non fu la fine della storia, come scrisse precipitosamente il saggista americano Francis Fukuyama, in un libro dallo stesso titolo, ma l’inizio di una nuova storia per l’Europa e il resto del mondo.

La prospettiva di una nuova corsa agli armamenti

La fine del Trattato sulle forze nucleari di medio raggio (INF – Intermediate-range nuclear forces treaty), siglato nel 1987 fra Russia e Stati Uniti durante la Guerra fredda, segna la fine di un’epoca e potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova stagione di corsa agli armamenti. #editoriale

Non si fermano le manifestazioni in Algeria e in Egitto

Sempre più tesa la situazione politica nei due grandi Paesi a sud del Mediterraneo, attraversati da manifestazioni di malcontento popolare sempre più crescente. #editoriale #Algeria #Egitto

E l’Europa torna in copertina

Assomiglia a una metafora il ritorno dell’Europa in copertina di un importante settimanale italiano, domenica scorsa orfano, per uno sciopero, del quotidiano suo gemello, alle prese con nuove turbolenze editoriali.

Prospettive per l’Ue dopo il voto italiano

In questo panorama di un'Europa impaurita, l'Italia rischia di candidarsi a protagonista di una società chiusa, passando da Paese fondatore della Comunità europea, sessant'anni fa, a Paese suo “affondatore” domani. #editoriale #editoriale #elezioni

Quando in Francia la «caccia» la facevano agli italiani

àˆ accaduto più di 100 anni fa, non lontano dalle nostre frontiere, con vittime perlopiù piemontesi: un episodio di ordinaria xenofobia, rimosso dalla memoria...

Elezioni in Kosovo: uno scrutinio decisivo per la stabilità della regione

Si sono svolte domenica 6 ottobre le elezioni legislative in Kosovo, Paese di 2 milioni di abitanti, autoproclamatosi indipendente nel 2008 e protagonista, con la Serbia, nel 1998 e 1999 dell’ultima guerra nei Balcani che ha segnato la caduta definitiva della Yugoslavia.

Previsioni d’autunno per l’Unione. È quasi inverno

Nel gergo brussellese, non sempre esemplare per chiarezza, le previsioni d’autunno potrebbero indurre in errore: non raccontano ovviamente dell’autunno che sta per terminare, ma annunciano l’inverno ormai vicino, e il nuovo anno che viene, non in relazione al meteo ma alla temperatura delle prospettive economiche nell'Unione Europea. Anche se, in questo caso, le previsioni meteo e quelle economiche tendono a coincidere annunciando un raffreddamento in vista.

Riparte il dialogo Italia e Unione Europea

Se il buongiorno si vede dal mattino, allora c’è da scommettere che la lunga giornata – quella della legislatura europea di cinque anni, quella italiana non si sa – sarà ricca di stimoli interessanti e non mancheranno le sorprese. #editoriale

Europa tra pace e guerra

L’Europa ha vissuto 50 anni (1945-1991) in una relativa pace, almeno all’interno dei suoi confini. Una pace relativa perché vissuta nel clima della “guerra fredda”...

Operazione militare “Fonte di pace” contro i curdi – siriani

Questa nuova guerra, che ha già fatto vittime e migliaia di sfollati, rimettendo in primo piano tutte le sofferenze di un popolo, ha in verità un risvolto politico che affonda le sue radici in una lunga storia che inizia con il Trattato di Sèvres nel 1920 e che prevedeva la creazione di un Kurdistan indipendente.

Europa viva, Italia attiva

Unione Europea e Italia: due attori che sembrano finalmente risvegliarsi da un letargo durato anche troppo a lungo su temi troppo importanti per essere stati lasciati a dormire o anche peggio.

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