Presentato il piano di aiuti in favore delle popolazioni più povere del pianeta

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La Commissione Europea ha presentato il piano di aiuti alle popolazioni più povere del pianeta per l’anno che verrà  . Saranno così stanziati 640 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa «World-Wide Decision on Humanitarian Aid», rivolta a 36 aree territoriali, e alle regioni di tutto il mondo, scelte in base alla loro vulnerabilità  . La decisione in materia di aiuti umanitari a livello mondiale rappresenta la pietra angolare della strategia europea per gli aiuti umanitari per il 2012 (Humanitarian aid strategy for 2012).
Gli interventi più importanti si concentreranno nel Corno d’Africa (102 milioni di euro), nel Sudan (87 milioni di euro), nel Sahel (45 milioni di euro), nella Repubblica democratica del Congo (44 milioni di euro) e nei territori palestinesi occupati (40 milioni di euro).
Il 52% degli interventi sarà   così destinato a territori dell’Africa sud-sahariana, dove la concentrazione di povertà   e scarsezza di cibo è particolarmente elevata. Come ha ricordato la Commissaria europea per la Cooperazione internazionale, Kristalina Georgieva «nel solo Sahel 300.000 bambini muoiono ogni anno per malnutrizione». Il 15% delle risorse sarà   invece dedicato alle cosiddette crisi dimenticate, che colpiscono zone a cui i media danno scarsa rilevanza e dove la Commissione è spesso l’unico grande donatore presente. Di questo gruppo fanno parte, tra gli altri, i rifugiati Saharawi in Algeria, i rifugiati bhutanesi in Nepal e le vittime dei conflitti armati interni alla Repubblica centro-africana.
Ma sono molti i casi di emergenza imprevedibili che si affiancano a queste situazioni di crisi durature. «Il 2011 ci ha messo alla prova con gli improvvisi e simultanei disastri naturali di Giappone, Asia sud-orientale, Turchia, Corno d’Africa e i conflitti in Medioriente, Nordafrica e Costa d’Avorio» ha ricordato la Commissaria Georgieva. In questo contesto dunque la Commissione ha deciso di stanziare altre risorse da utilizzare in caso di crisi o disastri improvvisi e non prevedibili, arrivando ad un totale complessivo di 1,1 miliardi di euro, cosciente del fatto che i bisogni superano di gran lunga le risorse attualmente messe a disposizione.
La Commissaria ha infatti precisato che «consapevole della difficile situazione economica in cui si trovano molti paesi europei, la Commissione farà   tutto il possibile per sviluppare un servizio efficiente, basato su un buon rapporto qualità  -prezzo, anche attraverso il rafforzamento delle attività   intraprese nel passato e la costruzione di ponti tra le operazioni di soccorso e le attività   rivolte allo sviluppo».

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