Libertà e controllo: un forum a Strasburgo per discuterne i limiti

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Il 18, il 19 e il 20 novembre 2015 a Strasburgo si è tenuto l’incontro “Freedom vs Control: for a democratic response”, forum globale organizzato dal Consiglio d’Europa ormai giunto alla sua quarta edizione. L’argomento al centro della discussione è stato quello della sicurezza dei dati delle persone, scelta dovuta al sorgere di una delle principali sfide delle democrazie di oggi: quella tra la preoccupazione per la sicurezza e la tutela delle libertà.

La riunione è stata inesorabilmente condizionata dagli attentati di Parigi: durante la tavola rotonda che ha seguito la cerimonia di apertura, infatti, è stata affrontata la questione del grado di sorveglianza da adottare in questi giorni per alcune città sotto mirino degli attentatori.

All’incontro erano presenti anche opinionisti non appartenenti agli Stati UE, tra i quali William Binney, ex ufficiale dei servizi segreti presso la NSA (National Security Agency). Questo ha affermato senza mezzi termini come gli Stati Uniti non siano da prendere come esempio nel trattamento dei dati, sottolineando come la sorveglianza di massa abbia portato negli USA  al fallimento totale.

In questa occasione era presente anche Jacob Appelbaum, giornalista e ideatore del software Tor, responsabile di garantire l’anonimato in linea. Questo ha lanciato delle accuse molto più pesanti, facendo notare come i terroristi di Parigi siano riusciti a comunicare tramite telefoni normali e pagando hotel e pizze con carte di credito non cifrate. Le sue accuse si rivolgono alla sorveglianza, accusata di essere stata vaga nella ricerca di possibili terroristi, anche a causa della massa enorme di dati presenti sulla linea. L’ospite ha asserito come la sorveglianza sistematica stia portando ad un vicolo cieco, senza aiutare alla vera lotta al terrorismo.

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