La Cina è il primo paese extra-europeo a investire nell’UE

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A seguito del bilaterale UE-Cina avvenuto il 29 giugno a Bruxelles, durante il quale era stata auspicata una stretta collaborazione per gli investimenti nel campo della connettività, delle azioni a favore di un’economia a basso consumo di carbone e dello sviluppo dell’economia digitale, è stato ufficialmente annunciato nel corso del dialogo di alto livello sull’economia e il commercio globale, il piano di investimenti che la Cina intenderà indirizzare all’UE.

A questo proposito, è risultato necessario creare un gruppo di lavoro composto da esperti del Fondo cinese, dalla Commissione europea e dalla Banca europea degli investimenti.

I benefici si avranno in termini di moltiplicazione delle opportunità economiche, con l’incremento  dell’occupazione, della crescita, dello sviluppo in tutte e due i Paesi, grazie anche alla cooperazione della Banca Europea degli investimenti.

Ancora, l’UE in questo contesto ha incoraggiato la cooperazione tra la Cina e la Banca europea per la ristrutturazione e lo sviluppo, con il proposito di farla diventare membro.

L’apertura in questo senso è il primo passo verso la realizzazione di uno degli obiettivi del Piano di investimenti, cioè della rimozione degli ostacoli che impediscono agli investitori stranieri di impegnare risorse a favore dell’UE.

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