Occupazione e situazione sociale dell’UE, confermati gli sviluppi positivi

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Gli ultimi dati trimestrali pubblicati dalla Commissione Europea confermano un graduale recupero dei mercati del lavoro dell’UE.

L’aumento dell’occupazione e della partecipazione coinvolge tutti i gruppi della popolazione, uomini e donne con capacità e competenze diverse, giovani e meno giovani. Il numero di posti di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno è nuovamente aumentato rispetto al lavoro temporaneo o part-time; si assiste, così, anche a uno sviluppo positivo nella situazione finanziaria delle famiglie. Nonostante questo sia il secondo trimestre consecutivo con una diminuzione annua, la disoccupazione di lunga durata rimane una grande sfida nell’Unione Europea.

L’occupazione per la fascia di età 15-24 è in aumento: nel quarto trimestre del 2014, il 32,8% dei giovani (15-24 anni) nell’UE aveva un lavoro, contro il 32,1% nel quarto trimestre del 2013. La disoccupazione giovanile è diminuita nel mese di maggio 2015, passando dal 22,2% al 20,6% nell’UE e dal 23,8% al 22,1% nella zona euro. Questo è accompagnato da maggior numero di iscrizioni nel settore dell’istruzione e della formazione e di una riduzione dei tassi di NEET (Not in Employment Education and Training), cioè di giovani sostanzialmente inattivi).

Anche se l’occupazione è cresciuta nella maggior parte degli Stati membri, vi è una grande differenza tra il tasso di occupazione più alto, il 79,7% registrato in Svezia, e il più basso, il  53,4% della Grecia. Mentre la disoccupazione è diminuita nella maggior parte degli Stati membri, compresi quelli colpiti duramente dalla crisi, i tassi di disoccupazione variano dal 5% circa di Germania, Austria e Regno Unito a oltre il 20% in Spagna e in Grecia.

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