Task force per migliorare le capacità di gestione dei finanziamenti europei

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Per il settennato 2014-2020, la Commissione europea ha stanziato  oltre 351 miliardi di euro a favore degli Stati membri, delle regioni e delle città, nell’ambito della politica di coesione, principale strumento di investimento dell’Unione europea sui propri territori; il fine è migliorare la qualità di vita dei cittadini, attraverso i canali di finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionaleFondo sociale europeo e Fondo di coesione.

Tuttavia, restano ancora da investire fondi derivanti dal precedente settennato 2007 – 2013, già stanziati ma non ancora spesi, a causa delle difficoltà che alcuni Stati stanno incontrando nella realizzazione dei piani. Ecco perché, nell’attuale politica di coesione è di primaria importanza per la Commissione rafforzare le capacità amministrative degli Stati membri, al fine di non far loro perdere risorse preziose. Corina Creţu, Commissaria per la Politica regionale, con il contributo della direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione sta realizzando quattro iniziative ad hoc, al fine di aiutare gli Stati membri a non disperdere i finanziamenti:

1. creazione di una “task force di migliore attuazione”, in grado di sostenere le amministrazioni nazionali e regionali nell’utilizzo efficace degli investimenti residui; il gruppo di lavoro sarà incaricato di formulare piani d’azione per ciascuno Stato membro interessato o di rivedere i piani esistenti, nel caso in cui siano già in atto. Tale processo garantirà uno scambio di esperienze e una diffusione di buone pratiche tra i partecipanti;

2. potenziamento della capacità amministrativa negli Stati membri nel periodo 2014 – 2020, attraverso l’organizzazione di una serie di iniziative rivolte alle autorità nazionali e regionali responsabili della gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e del Fondo di coesione. Le misure adottate al fine di formare meglio le amministrazioni locali passeranno attraverso la condivisione di competenze, lo scambio di esperti, la formazione e l’assistenza tecnica. La Commissione ha lanciato da poco due nuove iniziative volte a promuovere lo scambio di buone pratiche e esperienze: il sistema di scambio TAIEX – REGIO PEER 2 PEER e i patti di integrità. Il primo è concepito per i 24 000 funzionari che lavorano per gli organismi di gestione dei finanziamenti e dei progetti nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione. Esso risponde direttamente alle richieste specifiche formulate dalle autorità e offrirà assistenza sotto forma di missioni di esperti, visite di studio e workshop specifici. I patti di integrità sono stati elaborati dalla ONG Transparency International al fine di aiutare i governi, le imprese e la società civile a migliorare la fiducia e la trasparenza nel campo degli appalti pubblici. La Commissione intende ora applicare i patti di integrità a diversi progetti cofinanziati dall’UE a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale e sul Fondo di coesione;

3. indagare i motivi che hanno portato alcuni Stati al ritardo nell’utilizzo dei fondi;

4. creazione di un gruppo di esperti che assicureranno una valutazione indipendente delle strategie di semplificazione adottate dagli Stati membri e si adopereranno per individuare ulteriori possibilità di semplificazione delle norme.

Il lavoro della task force si concentrerà inizialmente su un gruppo di Stati che presentano un tasso di assorbimento degli investimenti al di sotto della media UE (Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia e Slovenia), al fine di scongiurare un “disimpegno” e la successiva perdita dei fondi già stanziati o programmati.

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