Sono state pubblicate le “Raccomandazioni specifiche” per Paese 2015. Si tratta del documento con il quale la Commissione Europea valuta i progressi di ciascuno Stato membro sulla strada di Europa 2020 e indica le priorità da perseguire.
Le Raccomandazioni fanno seguito all’Analisi annuale della crescita pubblicata nello scorso mese d novembre, riprendendone i temi essenziali (investimenti, riforme e responsabilità di bilancio).
In tema di investimenti la Commissione invita gli Stati membri a rimuovere gli ostacoli formali che ne consentono l’attivazione e a dare rapida implementazione al piano Juncker.
Le riforme strutturali dovrebbero riguardare soprattutto i mercati dei prodotti, dei servizi e del lavoro, con lo scopo di aumentare la competitività, promuovere l’occupazione e la crescita contribuendo alla prosperità e alla giustizia sociale
Le «politiche di bilancio responsabili» dovrebbero conciliare stabilizzazione del breve periodo e sostenibilità del lungo periodo: il risanamento è la strada da seguire per i Paesi che sono ancora in difficoltà, il rilancio degli investimenti produttivi è invece la priorità per gli altri.
La Commissione Europea raccomanda, inoltre a tutti gli Stati membri di migliorare la politica occupazionale e la protezione sociale come motore della coesione sociale e della crescita economica sostenibile.
In concomitanza con la presentazione delle Raccomandazioni, la Commissione ha anche proposto al Consiglio alcune decisioni nei confronti di Malta e della Polonia (sospensione del deficit eccessivo); Regno Unito (inadempienza circa la raccomandazione di correggere lo squilibrio di bilancio del 2009); Finlandia (relazione sul mancato rispetto dei criteri del debito e del disavanzo definiti dal patto di stabilità e crescita) e Francia (a cui si chiede di adempiere entro il 10 giugno alle raccomandazioni relative alla correzione del deficit eccessivo)