Rapporto sulla modernizzazione dei sistemi di protezione sociale

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Il 24 aprile la rete europea per la politica sociale (European Social Policy Network, ESPN) ha pubblicato un Rapporto, sollecitato dalla Commissione europea, per mettere in evidenza quali politiche sociali sono state messe in campo dagli Stati Membri per la modernizzazione del proprio Welfare State.

Questo Rapporto nasce dall’esigenza di analizzare lo stato di avanzamento delle riforme degli Stati membri, dopo l’adozione nel 2013 da parte della Commissione del Pacchetto di Investimenti Sociali (Social Investment Package) proprio a questo scopo.

La modernizzazione dei sistemi di protezione sociale,  infatti è una misura vista come funzionale all’uscita dalla crisi poichè rafforza gli Stati, rendendoli più forti, più coesi e più competitivi, ad esempio, attraverso migliori strategie di inclusione sociale o un efficiente utilizzo dei budget destinati all’adozione di misure sociali.

La Commissione ha indirizzato gli Stati membri verso questo obiettivo nel contesto delle misure proposte nel Semestre europeo e dell’analisi annuale della crescita nell’ambito degli obiettivi definiti da Europa 2020 e attraverso il supporto del Fondo Sociale Europeo.

Gli esperti incaricati del Rapporto hanno messo in luce come gli Stati hanno investito per apportare modifiche al proprio sistema di Welfare, puntando, ad esempio, all’adozione di misure per la reintegrazione nel mercato del lavoro o per lo sviluppo della prima infanzia.

Nonostante il Rapporto evidenzi gli avanzamenti fatti, molte riforme sono ancora necessarie ed auspicabili, anche se il momento di crisi e di ristrettezze economiche complica lo spazio di manovra degli Stati.

Ancora, lo studio prodotto dal’ESPN ha evidenziato come gli effetti delle riforme si possano moltiplicare e diventare più efficienti se affiancate ad altre: ad esempio i benefici economici per la disoccupazione o il reddito minimo uniti alle misure che puntano allo sviluppo di competenze lavorative o alla qualità dei servizi siano doppiamente efficienti nel contrastare la povertà e nell’aiutare l’ingresso nel mondo del lavoro.

“Queste riforme producono chiari benefici in termini di sviluppo delle competenze, di maggior partecipazione al mercato del lavoro, maggior competitività e maggior crescita economica”, questo il commento di Marianne Thyssen, commissaria europea per il lavoro, gli affari sociali, competenze e mobilità del lavoro.

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