Integrazione dei rom: critiche le ONG

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In occasione della giornata internazionale dei rom (9 aprile), molte associazioni hanno espresso critiche nei confronti dell’azione europea per l’integrazione ritenuta troppo debole.

In particolare Amnesty International ha descritto il fallimento di un piano di reinserimento dei rom in Serbia, costato milioni di euro che ha dato risultati «scontati».

Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea non ha raggiunto i propri obiettivi a causa di una «combinazione tossica di burocrazia, incompetenza, inerzia e discriminazione».

Obiettivo del progetto dovrebbe essere il reinserimento sociale e abitativo di famiglie rom a Belgrado ma, sostiene Amnesty «le famiglie vivono ancora nei container, malgrado l’impegno della città di Belgrado e gli stanziamenti UE (3.6 milioni di euro nel 2012)».

Eurodiaconia, organizzazione europea che riunisce realtà religiose che lottano contro la povertà e l’esclusione sociale i rom restano tra i gruppi più vulnerabili e marginalizzati dell’UE nonostante gli «sviluppi positivi» annunciati dai piani nazionali per l’integrazione.

«I rom – spiega Eurodiaconia – continuano ad essere espulsi dai Paesi di accoglienza benché siano cittadini europei».

Le cause dell’emigrazione verso l’UE non sono debitamente considerate, sostiene ancora Eurodiaconia che auspica, al di là delle azioni inclusive, un maggiore coinvolgimento delle comunità rom nei processi decisionali .

 

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