Unione e Stati membri insieme per i Diritti Fondamentali

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L’Agenzia UE per i diritti fondamentali (FRA) ha pubblicato nel 2014 un’appendice al Rapporto Annuale sui Diritti Fondamentali 2013 che consiste in una relazione sulla possibilità di una strategia comune e sinergica tra il livello UE e quello degli Stati Membri.

La condivisione degli stessi valori sul tema emerge dal Trattato fondante l’UE (TUE) all’art.2 (“L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società in cui prevalgono il pluralismo, non discriminazione, tolleranza, giustizia, solidarietà e uguaglianza tra uomini e donne”) e dal proprio specifico ordinamento per quanto riguarda gli Stati Membri essendo condizione discriminante per l’appartenenza all’Unione (si vedano i cd. criteri di Copenaghen). Comunemente, UE e Stati Membri hanno ratificato la Convenzione Europea sui Diritti Umani (CEDU), atto che rimarca le comuni vedute su un tema così fortemente dibattuto ed attuale.

Tale rapporto individua degli obiettivi raggiungibili a livello UE, a livello nazionale e, peculiarità del Rapporto, puntando sulla cooperazione sinergica tra i due livelli.

Al proposito, gli elementi comuni sono il coinvolgimento della società civile, la valorizzazione della fiducia tra sistemi giuridici diversi, la creazione di un sistema informativo europeo, lo sviluppo di indicatori volti verificare e comparare le politiche messe in campo e i loro effetti, la creazione di una cultura condivisa sui diritti fondamentali che sia base per gli scambi e le interazioni tra Stati.

 

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