Conclusioni annuali per il 2014 del Comitato Europeo dei Diritti Sociali

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Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS) ha pubblicato le sue conclusioni annuali per il 2014, rivelando 252 violazioni della Carta Sociale Europea, un trattato del Consiglio d’Europa, firmato il 18 ottobre 1961 a Torino, che garantisce le libertà ed i diritti fondamentali della vita quotidiana: l’alloggio, la salute, l’istruzione, il lavoro, la tutela giuridica e sociale, la libera circolazione delle persone e la non discriminazione.

Il CEDS, come previsto da un protocollo entrato in vigore nel 1998, ha ricevuto segnalazioni in materia di violazioni della Carta da organizzazioni sindacali, ONG, organizzazioni nazionali ed internazionali.

Il CEDS ha adottato 725 conclusioni relative agli articoli della Carta che riguardano i diritti dei lavoratori: tra gli altri, il diritto a condizioni di lavoro ed a retribuzioni eque (artt. 2, 4), il diritto sindacale (art.5), il diritto alla dignità sul lavoro (art. 26) e il diritto dei rappresentanti dei lavoratori ad una tutela nell’impresa (art. 28). Sindacati e federazioni nazionali dei datori di lavoro di Spagna, Finlandia, Svezia, Grecia e Georgia hanno inviato osservazioni in merito a questa materia.

Le conclusioni di conformità sono state 338, mentre il numero dei “rinvii”, ossia i casi nei quali il Comitato non è stato in grado di valutare la situazione per mancanza di informazioni, è pari a 135.

L’anno 2014 ha visto lo svolgimento della Conferenza Internazionale di Alto Livello sulla Carta Sociale Europea a Torino, manifestazione il cui principale obiettivo è stato quello di riunire responsabili politici europei per ribadire l’importanza dei diritti sociali in periodi di crisi. Questa Conferenza rappresenta un asse essenziale per il potenziamento della Carta in quanto strumento fondamentale per la vita sociale europea.

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