La tutela dell’ambiente resta una priorità per i cittadini

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Ad esprimersi in tal senso è il 95% dei 28.000 cittadini europei intervistati per l’ultimo sondaggio Eurobarometro.

Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente, si è detto “rincuorato” nel constatare “che anche in questi tempi difficili la tutela dell’ambiente gode di un sostegno solido e diffuso. I cittadini sono particolarmente preoccupati in merito all’inquinamento di aria e acqua, alle sostanze chimiche e ai rifiuti e credono che si debba tutti fare di più per proteggere l’ambiente”.

Tra i dati salienti va sottolineato oltre il 70% del campione ritiene che un uso efficiente delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente possano stimolare la crescita; l’80% ritiene che l’economia incida sulla qualità della vita; il 75% pensa che anche lo stato dell’ambiente abbia un impatto analogo e il 77% crede che i problemi ambientali si ripercuotano direttamente sulla loro vita quotidiana.

La maggior preoccupazione è destata dall’inquinamento – in primo luogo dell’aria (56%) e dell’acqua (50%) – accanto alla produzione di rifiuti e all’esaurimento delle risorse naturali.

Tra gli altri temi affrontati dal sondaggio vi è anche la responsabilità ambientale (sentita a livello individuale, il 75% delle persone è disposta ad acquistare prodotti rispettosi dell’ambiente, anche se ciò comporta costi leggermente più elevati); le percezione del principio “chi inquina paga” (il 93% degli intervistati ritiene che i grandi inquinatori debbano risarcire i danni ambientali causati) e l’efficacia delle sanzioni nel farlo rispettare.

L’85% degli europei reputa di avere un ruolo da svolgere nella protezione dell’ambiente e la maggior parte ha cominciato a comportarsi e ad agire di conseguenza; le tre attività più diffuse risultano essere la separazione dei rifiuti destinati al riciclaggio (72%), nonché la riduzione del consumo energetico (52%) e del consumo idrico (37%). Sebbene un numero sempre maggiore di cittadini ritenga di essere ben informato sull’ambiente in generale, il 39% sente il bisogno di saperne di più circa l’impatto che le sostanze chimiche utilizzate nei prodotti di uso quotidiano hanno sulla salute.

Nonostante tutti questi dati positivi, dal sondaggio emerge anche la diffusa convinzione che si possa fare di più: Il 77% considera che le grandi imprese e l’industria non si stiano impegnando a sufficienza; il 70% è della stessa opinione riguardo ai governi degli Stati membri, mentre il 65% ritiene che anche i cittadini possano fare di più.

Le priorità identificate in tema di tutela ambientale sono: la separazione dei rifiuti da riciclare (54%), la riduzione del consumo di energia domestica (39%) e il maggiore uso dei trasporti pubblici.

Per quanto riguarda il contributo UE, gli intervistati ritengono la normativa necessaria e Il 79% crede che l’UE dovrebbe poter verificare che le disposizioni legislative in materia di ambiente siano effettivamente applicate in modo corretto.

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