5 ottobre: Giornata Mondiale degli Insegnanti

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Nel 1994 l’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, proclamò il 5 ottobre come la giornata mondiale degli insegnanti, al fine di promuovere il miglioramento della condizione lavorativa e sociale dei docenti di tutto il mondo.

La data ricorda la conferenza organizzata con l’OIL (Labour International Organization) con l’intento di elaborare delle raccomandazioni da inviare ai Governi e alle famiglie di tutto il mondo riguardante la condizione degli insegnanti. L’obiettivo voleva essere quello di stimolare un’adeguata considerazione e il riconoscimento della professione degli insegnanti.

Quest’anno il titolo della giornata sarà “Valuing teachers, improving their status” che significa “Valutare gli insegnanti, migliorare la loro condizione”. Questa volontà cade a pennello soprattutto per quanto riguarda la situazione italiana. Secondo l’Anief, sindacato di categoria, infatti, il 41% degli insegnanti italiani non raggiunge uno stipendio pari a mille euro al mese. Inoltre questa categoria rappresenta quella più vecchia e più povera dell’area Ocse a parità di ore lavorative. Questo dato va ad aggiungersi a quello riportato dall’Ocse nel rapporto Talis 2014, dove emerge come quasi 9 docenti italiani su 10 (l’88%) ammettevano che la loro professione non godeva di un buon apprezzamento in Italia.

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