Una recente pubblicazione di Eurostat ha rilevato che nel 2015 circa 41 milioni di persone hanno vissuto in condizioni di gravi deprivazioni materiali all’interno dell’Unione Europea, l’8,2% della popolazione complessiva. Questa percentuale conferma il trand di lenta decrescita mostrato già negli anni scorsi dopo il picco raggiunto nel 2012 con il 9,9%. Tuttavia, il livello raggiunto risulta inferiore di appena tre decimali rispetto al 2010, uno degli anni più nefasti della crisi economica. Il problema è particolarmente sentito dai nuclei famigliari con figli a carico, in cui l’11% vive in tale condizione di indigenza, percentuale che sale al 17,3% nel casi in cui vi fosse la presenza di un unico adulto (17,3%).
Per quanto riguarda i singoli Stati membri, nel 2015 le performance peggiori sono state realizzate da Bulgaria (34,2%), Romania (24,6%) e Grecia (22,2%, unico Paese fra i 28 ad avere questo indice in costante crescita negli ultimi quattro anni). L’Italia registra un 11,5%, in netta discesa rispetto al14,5% del 2012, ma comunque superiore alla media dell’UE.