3 maggio: Giornata mondiale della libertà di stampa

930

Nel dicembre 1993 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale della libertà di stampa che da quella data viene celebrata ogni anno il 3 maggio. Si presenta così un’occasione per promuovere azioni concrete e iniziative pubbliche finalizzate a difendere la libertà di stampa, a richiamare l’attenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Quest’anno il tema della giornata sarà incentrato sul ruolo dei media nell’avanzamento della pace e nella creazione di società inclusive. Il contributo dei mezzi giornalistici nella capacità di governare e di condurre allo sviluppo è stato infatti riconosciuto nell’agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, adottata dai 193 stati membri delle Nazioni Unite nel settembre 2015. Prima di allora, il ruolo dei media non era stato riconosciuto esplicitamente, mentre con questo nuovo documento viene pubblicamente resa nota l’importanza dell’accesso pubblico alle informazioni e alla libertà di espressione.

Una tematica sicuramente attuale, soprattutto se si tiene conto della recente pubblicazione della classifica della libertà della stampa pubblicata dalla celebre ONG Reporters sans frontières (RSF) che ogni anno classifica la libertà di stampa degli stati nel mondo. Quest’anno il rapporto descrive un grande cambiamento che ha riguardato soprattutto alcuni paesi democratici, causato dall’ossessione per la sorveglianza e dal non rispetto del segreto di stampa. Queste due condizioni, in particolare, hanno fatto scendere gli Stati Uniti di due posti nella classifica (che si trova così al 43° posto), il Regno Unito al 40° posto e la Nuova Zelanda al 13° posto (perdendo in un solo anno 8 posizioni). In generale la Norvegia si posiziona al primo posto, mentre la Corea del Nord si posiziona all’ultimo. Ù

L’Italia, invece, vede comparire il suo nome al 52esimo posto, di sicuro non una posizione che ci rende onore, soprattutto se si considera che rimane uno dei paesi europei con il più alto numero di giornalisti minacciati da organizzazioni mafiose e criminali.

La speranza, dunque, è quella che vengano intraprese delle azioni per tutelare il lavoro dei giornalisti e la libertà di stampa, anche in vista del fatto che lo stesso articolo 10 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo è dedicata a questo argomento, riconoscendo tale diritto come fondamentale per l’esistenza della democrazia.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here