2018 Anno europeo del patrimonio culturale: al centro la promozione di un sentimento condiviso di Europa

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In un periodo in cui i siti culturali diventano bersagli privilegiati nelle zone di conflitto, la Commissione ha voluto dedicare 365 giorni al patrimonio culturale

Siti archeologici, architettura contemporanea, castelli medievali, tradizioni popolari e arti in genere fanno tutti parte di quel vario e ampio patrimonio culturale europeo che rappresenta il cuore pulsante dell’identità e della memoria collettiva dei cittadini europei.

Ma non solo. Il patrimonio culturale europeo rappresenta anche un traino dell’economia: più di 7,8 milioni i posti di lavoro indirettamente o direttamente collegati a questo settore.

La scorsa settimana, a Milano, durante il Forum europeo della cultura, i principali attori del settore hanno voluto aumentare la visibilità della cooperazione culturale europea, nonché fare il punto sull’attuazione dell’Agenda europea per la cultura e, non da meno, promuovere il dibattito sulla politica e sulle iniziative culturali dell’UE. Al centro ci saranno anche riflessioni sul ruolo della cultura nell’affrontare le sfide a livello europeo e globale, tra cui lo sviluppo socioeconomico locale e regionale.

Il Forum rappresenta dunque solo un assaggio di ciò che sarà l’Anno europeo del patrimonio culturale: il 2018 sarà infatti ricco di attività sia negli Stati membri, sia a livello transnazionale con il primario obiettivo di sensibilizzare all’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale e di coinvolgere attivamente il più ampio pubblico possibile.

Ad oggi, una indagine condotta da Eurobarometro permette di essere più che positivi sulla riuscita dell’Anno che verrà: infatti, 8 europei su 10 ritengono che il patrimonio culturale sia importante non solo a livello personale, ma anche per la propria comunità, la propria regione, il proprio paese e per l’UE nel suo insieme; un’ampia maggioranza di cittadini è fiera del patrimonio culturale, nazionale, regionale e in altri Stati, più di 7 cittadini europei su 10 ritengono che il patrimonio culturale possa migliorare la qualità della vita e 9 europei su 10 pensano che il patrimonio culturale dovrebbe essere oggetto di insegnamento nelle scuole.

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